LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

CONSIGLIO COMUNALE DEL 29.10.2015 – LE POSIZIONI ASSUNTE DALLA LEGA SUI PRINCIPALI PUNTI TRATTATI.

ottobre 30th, 2015 at 9:07

MOZIONE LOTTIZZAZIONE FARGA

Dopo una dovuta ricostruzione della situazione dell’area, abbiamo sottolineato il fatto che la mozione ha come obiettivo quello di riaccendere i fari su una questione che troppo spesso è finita nel dimenticatoio e che deve vedere il comune tutelare i residenti che in buona fede hanno acquistato casa in questa zona.

la lottizzazione è datata 1986….meglio non dire cosa c’era dietro questa lottizzazione che non sarebbe mai dovuta sorgere….Durante la seconda giunta leghista si avviano le pratiche per sbloccare la situazione che finiscono nel dimenticatoio durante la giunta Asnaghi. Con il ritorno della giunta leghista dal 2007 la pratica torna all’ordine del giorno con incontri con i residenti, raccolta informazioni e documenti e, nel 2009, avvio pratiche per abusi edilizi. Il passo successivo, prima mai fatto, è stato l’inserimento nell’elenco opere pubbliche della sistemazione dell’area come secondo lotto della riqualificazione di via Martesana.”

Non appena saremo in possesso del testo, riporteremo la risposta della maggioranza di governo alla nostra interrogazione.

MOZIONE ANPI

Antefatto: la sezione medese dell’ANPI ha inviato, a tutti i gruppi rappresentati in consiglio comunale, lettera per aderire alla marcia della pace e mozione da presentare possibilmente da tutti condivisa in consiglio comunale.

La mozione risulta di tenore inaccettabile scivolando sulla denuncia del razzismo e della xenofobia relativa alla questione profughi e additando come produttori di “fandonie” coloro che hanno un’idea diversa dalla loro circa la questione che ha valenza mondiale.

Questa la nostra dichiarazione:

Da sempre consideriamo il consiglio comunale un luogo per discutere di faccende medesi riconoscendo che attualmente il problema emergenza immigrati, anche per scelta dell’amministrazione, non tange il nostro comune. Detto ciò la mozione è irricevibile: non puoi, infatti, chiedere l’adesione alla marcia della pace e poi presentare un documento che usa termini bellici, proponendo di imporre, quindi, le proprie idee con la forza. Ben altro dovrebbe fare un’associazione come l’ANPI e, cioè, pacificare, cercare una sintesi fra le parti.

Per questo motivo, per non far scivolare in inutili polemiche la discussione con strumentalizzazioni, generalizzazioni e “fandonie”, come gruppo Lega Nord non prenderemo parte alla discussione ed alla votazione.”

MOZIONE RIFORMA SISTEMA SANITARIO LOMBARDO – RIORGANIZZAZIONE TERRITORIALE

IL tema della mozione, emendato in serata poiché il testo era di fatto superato dalle decisioni prese in commissione regionale competente, verteva non sull’impianto della riforma (che ha raccolto, in consiglio comunale, i favori di quasi tutti gli intervenuti sottolineando in particolare il giudizio positivo del sindaco Caimi) ma sull’allegato 1 che va a ridisegnare la mappa delle ex ASL.

La nostra posizione è stata espressa dopo aver, per completezza d’informazione, esposto i punti cardine della riforma (di seguito due slide riassuntive):

“Il tema posto dalla mozione, rispetto all’impianto del riforma, è un non problema importante ma non ne è perno. Allegato 1, cui facciamo riferimento, è l’unica parte non tecnica della riforma ma influenzata da scelte politica e da campanilismi. 

La bontà dell’impianto della riforma sta nel fatto che, a regime e con le necessarie correzioni la riforma è già deciso che sarà estesa a livello nazionale.

E’ giusto togliere dal tavolo falsi luoghi comuni e atti di “terrorismo” psicologico: la riforma vede il nostro comune collegato, come azienda di riferimento agli ospedali di Seregno, Giussano, Carate e Vimercate; detto ciò, Desio non chiude (una “panzana” girata in questo periodo) e, per il principio di libertà di scelta del paziente, non saremo obbligati ad andare a Vimercate ed in caso di emergenza la destinazione ad un ospedale sarà legata alla valutazione del caso.

La scelta che vede il territorio del comune di Meda ricompreso sotto l’azienda ospedaliera di Vimercate è buona cosa poiché è un bacino d’utenza molto più piccolo rispetto a Monza con, quindi, un potenziale miglior servizio verso la cittadinanza.

Detto ciò resta la libertà di scelta per il cittadino che può liberamente scegliere l’ospedale in cui andare. Una nota statistica che sottolinea questo aspetto anche con l’attuale assetto: Desio è l’ospedale, tra quelli brianzoli, che meno attrae i cittadini ricompresi nel suo bacino d’utenza che, spesso, scelgono altri ospedali del territorio.

Inoltre, l’unione di Desio a Monza, che è un polo universitario, non può che far bene all’ospedale di Desio.

Detto ciò, pochi hanno approfondito il fatto che la scelta della suddivisione in questo modo è anche legata alla necessità di tenere slegate le due uniche aziende consortili presenti nel territorio brianzolo: Consorzio Codebri a Desio e azienda speciale consortile “Offerta Sociale” di Vimercate.

Detto ciò la riforma è frutto di un ottimo lavoro condiviso dalla maggior parte dei partiti rappresentati in consiglio regionale.

La Lombardia, già eccellenza sanitaria in Europa dopo la riforma del 1997, soprattutto sotto il profilo ospedaliero, con questa riforma va a sistemare la rete territoriale con un progetto volto alla razionalizzazione delle risorse e con l’obiettivo principale della domiciliarietà delle cure principalmente per i malati cronici.

A regime e con la risoluzione di alcune tematiche come quelle legate ai medici di base (qui sta la vera novità della riforma con questi presidi territoriali che si vorrebbero aperti 24 su 24) si dovrebbe arrivare ad una sensibile riduzione dei tempi d’attesa per visite ed esami clinici.

Per dare un informazione completa ai cittadimi Medesi, il nostro comune farà parte della nuova ATS (Azienda di tutela della salute) Brianza che comprende Monza e Lecco.

Le polemiche sorte attorno alla riforma sono per la maggior parte spinte da chi rischia di perdere ruoli di potere o di dover tornare a ricoprire posti di lavoro più territoriali; si sappia, infatti, che le ASL passano dalle attuali 15 a 8 e che i risparmi derivanti da questa razionalizzazione saranno utilizzati per ridurre il costo dei ticket, le rette delle RSA e le liste d’attesa (in questo caso accogliendo richieste delle minoranze in consiglio regionale).”

La Lega Nord Meda sulla mozione, una volta ri-sottolineata la bontà della riforma, ha espresso un voto di astensione ritenendo sempre e comunque giusto il diritto del territorio ad avanzare questioni e proposte volte a tutelare i propri cittadini ed a partecipare al cammino delle riforme.

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