LEGA SALVINI PREMIER – LEGA LOMBARDA SEZ. MEDA

GIANNI CAIMI: L’UOMO DALL’INSULTO FACILE

gennaio 24th, 2015 at 13:28

Abbiamo per caso letto, in questo fine settimana, le farneticanti parole del sindaco Caimi che, come spesso ha in uso fare, ha ritenuto necessario insultare qualcuno; bersaglio della settimana il segretario nazionale della Lega Nord, Matteo Salvini; “bauscia, cudegot”…”scalda poltrone” (a parte che se i 5 euro parlamentari leghisti scaldano le sedie, è maggiore il calore prodotto dai 31 del PD, partito del nostro Sindaco; forse qualcuno ha notizie di iniziative, da parte di questi ultimi a favore dei cittadini italiani?).
Il tutto perché, come capita spesso, ma Caimi non ne è pratico, nelle mailing list molti politici inseriscono tutti i sindaci (a noi arrivavano anche da parte di rappresentanti del PD o del PDL) per renderli edotti delle novità legislative e delle battaglie a riguardo.
Cogliamo l’occasione per avvisarlo, per evitare un altro articolo pieno di insulti, che nei prossimi giorni riceverà, per conoscenza, una lettera a firma del capogruppo regionale leghista della Lombardia che, sollecitato dalla sezione della Lega Nord Meda, ha informato e sollecitato l’AIPO (agenzia interregionale del fiume Po) circa la situazione del torrente Tarò.
Troviamo sempre difficile comprendere come un sindaco, con tutti i pensieri che dovrebbe avere nella gestione giornaliera della propria città, trovi il tempo di interessarsi di questioni nazionali e sovranazionali con una così grande frequenza; e, poi, perché attaccare il segretario di un partito che, contrariamente, quanto di questo ha bisogno per questioni medesi (Pedemontana, stazione), pubblicamente elogia come nel caso del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.
Poi subito malignamente siamo portati a pensare che, vedendo quello che la sua giunta sta facendo, forse per essere presenti sui giornali serva una sua sparata su qualcuno per riempire il nulla o per coprire qualche operazione?
Ma, siccome siamo fondamentalmente buoni, possiamo pensare che gli insulti rivolti a Matteo Salvini, siano in realtà una voglia repressa di prendersela con un Matteo che in realtà dovrebbe essere quel Matteo Renzi, segretario del suo partito e capo del governo italiano “non scelto dal popolo”, che gli sta sicuramente creando più problemi del leader di un partito di minoranza nell’opera di governare Meda. E chissà quanti tweet pieni di promesse riceverà dal suo “amato” Matteo Renzi.
Quel che è certo è che il nostro sindaco, che ami o non ami il suo presidente del consiglio, sicuramente da Matteo Renzi ha preso una caratteristica: la lingua lunga…l’inclinazione all’insulto, invece, è tutta farina del suo sacco….
Alla prossima sparata del sindaco Caimi, nella speranza che sia nell’interesse dei suoi cittadini…quelli medesi, per intenderci.

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